Le basi dell'educazione

Le basi dell'educazione

 


Per esperienza, ripeto spesso che il 50% dell’addestramento-educazione del nostro amico avviene nel primo mese che vive con noi.

Quando vengo contattato da un nuovo cliente, è mia abitudine fissare un incontro conoscitivo (del cane ma anche dei conduttori) durante questo incontro, fra le altre cose, detto delle “regole comportamentali” da adottare da subito con Fido; in queste regole, per fare degli esempi, c’è scritto che al cane deve essere ASSOLUTAMENTE vietato salire sul letto, mendicare cibo da tavola ecc.

Ma questa condizione non dovrà accompagnare tutta la vita del nostro cane, tutt’altro! Ai miei cani, ad esempio, è tutto concesso ma… quando lo permetto io!

Se da subito lasceremo queste libertà, diventerà difficilissimo toglierle se non addirittura impossibile perché a quel punto il nostro peloso penserà che quello è un suo diritto e sarà disposto a difenderlo tenacemente (in funzione del carattere potrebbe anche scaturire qualche episodio di aggressività).

Se un’insegnante permette ai bimbi di prima elementare per il primo mese di scuola di fare quello che vogliono, le sarà molto difficile, quando deciderà di farlo, di convincere i bambini a comportarsi bene, educatamente.

Quindi, la primissima cosa da fare, per insegnare a rispettarci, è quella di negare assolutamente i comportamenti che successivamente non sopporteremmo e questo deve essere fatto sino alla completa accettazione delle regole dal cane; solo successivamente, quando appunto la regola sarà stata accettata (e bisogna essere assolutamente sicuri che è stata accettata) potremo cominciare a concedere le deroghe.

So che risulta difficile perché la “tempistica” è contraria a quella che ci fa piacere. E’ fantastico coccolarsi un cucciolone sul divano, farlo giocare saltandoci addosso, vederlo con gli occhioni imploranti mendicare il cibo mentre siamo a tavola e osservare con che avidità si scaglia sul boccone che gli abbiamo mollato, a chi non piace…! Benissimo, poi sarete altrettanto contenti quando salterà sul letto (magari mentre state dormendo) e peserà 35 kg? Oppure avrete anche la presunzione di arrabbiarvi con lui (o definirlo testardo come mi capita spesso di sentire) se vi salta addosso con le zampe piene di fango mentre siete vestiti pronti per andare a un ricevimento? Lo chiuderete fuori della porta lasciandolo un’ora a lamentarsi quando non vi lascerà mangiare tranquillamente e magari avrete anche il coraggio di lamentarvi perché lo fa?

Per finire, quello che davvero considererà (a giusta ragione) “tonto” l’altro, sarà proprio Fido che non saprà spiegarsi perché la stessa azione che gli aveva regalato così tanto piacere ora scatena la vostra ira… -vivo in una gabbia di matti!- Questo sarà il suo (giusto, lo ribadisco) pensiero.

Buon cane a tutti,

Giancarlo