Thor e Angiola

Thor e Angiola

Carissimo Giancarlo si ricorda ancora di Thor? Ritengo sia stato uno dei suoi casi più difficili. Un pastore tedesco di circa 7 mesi,ma già con dei gravi problemi: aggressivo e mordace verso gli estranei e verso gli altri cani, ribelle ad ogni forma di disciplina ed emotivamente instabile. Era una pistola senza sicura e quando mi presentai alla sua prima lezione avevo paura di essere rifiutata. Ero una donna anziana con un cane così tremendo, ma lei accettò la sfida e ci ammise. Quando, dopo alcune lezioni le dissi che il cane era pazzo lei rifiutò questo giudizio. Mi fece capire che non esistono cani pazzi  ma solo cani con dei problemi, e che mi avrebbe aiutato a capire quelli di Thor. Ammetto che ero molto scettica e stavo valutando, molto seriamente, l'ipotesi di farlo sopprimere. Lei mi convinse a concedere ancora una possibilità a quel cane così bello e così tremendo! Le lezioni, si ricorda? erano tremende per me e per gli altri cani ma lei non si arrendeva. "Non molli signora, non molli" continuava a ripetermi, "mi aiuti, faccia come le dico". Capii, allora, che la scuola non era solo per Thor ma che anche io ero li per imparare. L'educazione o rieducazione del mio cane era una strada difficile ma che dovevamo percorrere insieme! Lei aveva ragione nel chiedere di continuare la scuola anche a casa, non era poi così difficile. Non c'è stato un solo giorno c'hio non abbia concesso 10 minuti del mio tempo a Thor: un pò di addestramento e un pò di gioco, però se gli davo un comando finchè non obbediva, rimanevo li, a costo di mandare all'aria tutti i miei programmi, e alla fine lui cedeva! Piano piano sono riuscita a farmi capire dal mio cane ma, cosa molto più importante, sono io che ho capito il mio cane! E' stato bellissimo, e di questo devo e le sarò sempre grata. Perchè le ho scritto? Perchè vorrei un favore e nello stesso tempo fare un favore agli altri. Quando le si presenterà qualche allievo un pò difficile, racconti al suo proprietario di Thor, gli dica come disse a me, che la parola impossibile non esiste. Racconti di Thor, già condannato a morte,che grazie alla sua pazienza, abilità, e si, anche amore, si è trasformato nel cane che ognuno vorrebbe avere. E' buffo vedere un cane come Thor, grande e grosso, che obbedisce ad un cenno od a uno sguardo di un'anziana signora che pesa meno di lui! Adesso è un cane felice,socializza con tutti:  cani e padroni ed io, sono più felice di lui! Continuo sempre a dargli un pò del mio tempo, tutti i giorni, ma la cosa non mi pesa, mi diverte inventare nuovi esercizi o nuovi giochi, oramai la strada è tutta in discesa! Grazie e ancora grazie e a tutti i suoi allievi: Non mollate! Ricordatevi di Thor!!! Angiola